Premio Artiglio ai pionieri della subacquea. La cerimonia si sposta a Torre del Lago

 

7 dicembre 2021

Il 24 maggio l’Artiglio lascia Brest ed il 6 giugno il relitto dell’Egypt è rintracciato. Fu dato inizio al taglio dei quattro ponti del transatlantico per arrivare alla bullion room. Il 2 dicembre, alla fine della terza stagione in Atlantico, la maggior parte dei ponti erano stati tagliati e rimossi. Alla ripresa, nella primavera successiva, l’Artiglio sarebbe arrivato alla camera del tesoro.

Nel maggio 1932 si aprì finalmente la via al tesoro. Sul ponte coinciarono ad arrivare le merci più eterogenee: cartucce e fucili da caccia, grandi pezze di seta dai colori sgargianti e pacchi di banconote rupie, commissionate a Londra dallo Stato di Hyderabad (di nessun valore in quanto mancanti della firma del Governatore). Alle 11.30 del 22 giugno finalmente la benna scarica, tintinnando sul ponte, due sterline d’oro. Era il segno del successo che non si fece attendere. David Scott, il giornalista del Times di Londra accreditato sull’Artiglio e che ebbe la fortuna di assistervi, lo descrive così:

La benna viene fuori dal mare sprizzando getti d’acqua d’argento. Oscilla in alto sopra le teste. Poi vediamo il solito miscuglio di detriti tra le sue mascelle. Queste si aprono con scricchiolio. Tra fango, legno e carta, due lucenti mattoni gialli cadono, con duplice tonfo, sul ponte. Vi giacciono scintillanti, mentre un grande urlo si leva dagli uomini dell’Artiglio. Lingotti! Lingotti! Oro! Oro, ragazzi! Ora gli argini sono aperti. I mesi di attesa e di lotta sono finiti. La speranza e pazienza contenute irrompono in uno scoppio di emozione che ci trascina.

Gli uomini si gettano sulle barre d’oro ridendo e piangendo insieme, urtandosi per arrivare a toccarle, abbracciandosi l’un l’altro al vederle. Se le passano di mano in mano, ne tastano la fredda levigatezza con le palme callose, le portano contro le guance non rasate, le sollevano per apprezzarne il peso. Quattro anni di sforzi, pazienza, tragedia e infine il premio!

I giornali di tutto il mondo descrissero l’eccezionale ritrovamento, anche perché nel tempo questo recupero era diventato un avvenimento d’importanza mondiale. Il lavoro dell’Artiglio era seguito in ogni angolo della Terra. Tre giorni dopo, il 25 giugno, l’Artiglio fa rotta per Plymouth con un primo carico d’oro (in finale, il tesoro recuperato, ammontava a 7 tonnellate d’oro e 40 tonnellate d’argento). L’Artiglio è ricevuto con tutti gli onori. Fra gli altri, il Presidente dei Lloyd’s, Sir Percy Mackinnon, che conosce anche i veri protagonisti dell’impresa: Mario Raffaelli, Raffaello Mancini, Fortunato Sodini e Giovanni Lenci. Gli inglesi hanno portato all’Artiglio un portafortuna insolito: un piccolo fox-terrier con al collo un nastro con i colori italiani.

Rassegna Stampa

 

Gianni, Franceschi e Bargellini erano considerati i tre più grandi palombari che mai fossero esistiti. Dopo la loro scomparsa nessuno si sarebbe sognato di poterli sostituire. Eppure in Darsena si diceva che vi erano altri palombari pronti a scendere e lavorare alle stesse profondità. “Se vogliono possono farlo: l’animo non manca, il mestiere lo sanno e il lavoro non li spaventa”. Così parlavano i “maràmi” nelle fiaschetterie intorno al porto. Infatti, una vecchia carretta del mare, il Maurétanie, un tempo adibita al trasporto del pesce da Terranova, fu acquistata a Bordeaux e condotta a Saint Nazaire per essere trasformata in nave-recupero. Il 4 maggio 1931 il nuovo Artiglio lasciò Saint Nazaire diretto a Brest. Oggi molti chiamano questa nave Artiglio 2°. In realtà, il nome rimase Artiglio per espresso desiderio dei palombari e dei marinai che intesero onorare in quel modo la memoria degli amici scomparsi. I palombari della nuova unità erano tutti cresciuti alla scuola del Gianni: Mario Raffaelli, Raffaello Mancini, Fortunato Sodini e Giovanni Lenci.

ARTIGIO II
EQUIPAGGIO DEL 1931 / 1932

Comandante CARLI Gio Batta
Primo Ufficiale RAFFAELLE Amedeo
Nostromo SERRA Gavino
Capo Palombaro RAFFAELLI Mario
Palombari MANCINI Raffaello
SODINI Fortunato
LENCI Giovanni
Telegrafista BOERO Luigi
Carpentieri BARGELLINI Salvatore
GASTALDI Nicolo
Pennese DEL PISTOIA Emilio
Marinai DEL DOTTO Duilio
CORTOPASSI Vailante
SARTINI Giulio
BARSELLA Fausto
MALFATTI Adalgiso
Mozzo DAL PINO Walter
Capo Macchinista ALBAVERA Cesare
Ingrassatore VERDA Paolo
Fuochisti BRASCIO Iride
TORRENTE Gennaro
GHIGLIONE Emanuele
Cuoco FERRARI Giglio
Garzone STRETTI Inno
Cameriere FORESI Augusto


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