1922

L'Egypt transaslantico inglese di 8.000 tonnellate, affonda a largo delle coste bretoni in seguito ad una collisione, 96 persone sono disperse. Nella stiva 8 tonnellate d'oro e 40 tonnellate d'argento che riposano d'ora in avanti a 130 mt di profondità.

 

1928

L'Artiglio, battello a vapore di 50 mt, si avvicina alle coste di Bretagna. A bordo i migliori palombari dell'epoca, gli unici capaci di lavorare a più di 100 mt di profondità.
Trascorrono alcuni anni in queste acque con la caparbia volontà di recuperare il prezioso carico dell'Egypt, il cui relitto viene localizzato il 29 agosto del 1930.

 

1930

ARTIGLIO I
EQUIPAGGIO DEL 7 dicembre 1930

Comandante BERTOLOTTO Giacomo
Primo Ufficiale RAFFAELLI Amedeo
Capo Palombaro GIANNI Alberto
Palombari FRANCESCHI Aristide
BARGELLINI Alberto
Telegrafista De MELGAZZI Luigi
Marinai SARTINI Giulio
CORTOPASSI Vailante
FILIPPINI Luigi
CORTOPASSI Romualdo
ULIVIERI Costante
Capo Macchinista TIZIANO de BERNARDI
Ingrassatore DEIANA Antonio
Fuochisti BRESCIANI Felice
TEDOLDI Enrico
VIVALTI Arturo
Cuoco MORETTI Maurizio
Mozzo RAMELLI Amerigo

(I nomi delle vittime risultano in grassetto)

Una formidabile esplosione scuote la baia di Quiberon, l'artiglio scompare in pochi secondi, tre fra i più famosi palombari del mondo Alberto Gianni, Aristide Franceschi, Alberto Bargellini e un marinaio Romualdo Cortopassi, tutti di viareggio, insieme alla maggior parte dell'equipaggio, perdono la vita.

 

1931

1. I Palombari dell'artiglio II°
Fortunato Sodini, Giovanni Lenci, Raffaello Mancini e Mario Raffaelli, portano a compimento l'impresa del recupero dell'oro dell'Egypt.

2. Preparativi della fase di immersione della torretta.

ARTIGIO II
EQUIPAGGIO DEL 1931 / 1932

Comandante CARLI Gio Batta
Primo Ufficiale RAFFAELLE Amedeo
Nostromo SERRA Gavino
Capo Palombaro RAFFAELLI Mario
Palombari MANCINI Raffaello
SODINI Fortunato
LENCI Giovanni
Telegrafista BOERO Luigi
Carpentieri BARGELLINI Salvatore
GASTALDI Nicolo
Pennese DEL PISTOIA Emilio
Marinai DEL DOTTO Duilio
CORTOPASSI Vailante
SARTINI Giulio
BARSELLA Fausto
MALFATTI Adalgiso
Mozzo DAL PINO Walter
Capo Macchinista ALBAVERA Cesare
Ingrassatore VERDA Paolo
Fuochisti BRASCIO Iride
TORRENTE Gennaro
GHIGLIONE Emanuele
Cuoco FERRARI Giglio
Garzone STRETTI Inno
Cameriere FORESI Augusto

 

1932

Oro oro oro!
Dopo due stagioni di estenuante lavoro, gli uomini dell'Artiglio II°, superando difficoltà indescrivibili, recuperano il prezioso carico dell'Egypt


Nelle foto:
22 giugno 1932. I primi lingotti d'oro arrivano sul ponte dell'Artiglio.

 

 

Artiglio in Italia - Francia - Germania e Svezia

In Italia

L'Artiglio, il Rostro e l'Arpione della Società di Recuperi Marittimi di Genova (SO.RI.MA.)
Nell'impresa impiegò i suoi palombari e le navi di recupero, a quell'epoca fra le più attrezzate al mondo.

 

 

In Francia

L'oceano Atlantico di fronte alle coste Bretoni fu il teatro dell'impresa dell'Artiglio e dei suoi palombari. Nell'autunno del 1925 una compagnia francese, la "Union Enterprises Sous- Marines" stipulò un contratto con la "Salvage Association" svedese per il recupero di carico dell'Egypt.
durante l'estate del 1926 palombari tedeschi lavorarono con due navi francesi il "Pelican" e l'"Iroise" avendo per base Brest, la spedizione non riuscì a localizzare il punto dove l' Egypt era affondato. L'interesse odierno della Francia per l'Artiglio è anche dimostrato dalla organizzazione nella città di Quiberon, di un museo dedicato all'Artiglio, dalla pubblicazione nel 1925 del libro "L'or et la griffe2 a cura di C. Rabault e da una recente produzione franco-inglese di un film sull'Artiglio.

 

 

 

In Germania

Attraverso la Ditta Neufeld & Kuhnke di Kield fornì ai palombari dell'artiglio i primi scafandri dotati di giunture flessibili.
Questi scafandri furono anche impiegati da palombari tedeschi nel 1926, nel corso di un tentativo di localizzazione dell'Egypt da parte di un'impresa Francese.

 

 

 

 

 

 

In Svezia

L'inglese Brooks prova lo strumento elettromagnetico per l'individuazione dell'Egypt ma senza risultati.

Il primo tentativo di localizzazione fu organizzato nel 1923 dalla società svedese "Gothenburg Salvage and Towage Company". Nella primavera del 1923 infatti la nave recupero Fritjof e due rimorchiatori svedesi, al comando del Capitano Hedbäck dopo due mesi di ricerche, riuscirono a ritrovare qualcosa che ritennero essere l'Egypt. La sua posizione fu segnalata sulle carte ma non in mare con le boe. La spedizione non ottenne quindi risultati tangibili.

 


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